venerdì 14 settembre 2012

L’ANAGRAFE TRIBUTARIA- ILGRANDE FRATELLO FISCALE

I dati forniti al fisco, attraverso la molteplicità di comunicazioni telematiche, affluiscono nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.
L’anagrafe tributaria è un Centro di raccolta ed elaborazione dei dati d’interesse fiscale riguardanti tutte le persone fisiche, le società, gli enti, ai quali è attribuito, a cura dell’Agenzia delle entrate, un codice identificativo (codice fiscale, partita Iva).
Mediante l’Anagrafe Tributaria gli uffici dell’Agenzia delle Entrate possono ottenere dati utili ai fini dell’accertamento dei redditi e del contrasto all’evasione fiscale.
Il compito fondamentale attribuito dalla legge all’anagrafe tributaria è quello di «… raccogliere e ordinare i dati e le notizie risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce presentate agli uffici dell’amministrazione finanziaria e dai relativi accertamenti, e i dati e le notizie che possono comunque assumere rilevanza ai fini tributari».
L’attività dell’anagrafe tributaria non si ferma alla sola raccolta dei dati, infatti, il cervellone «sulla base dei dati in suo possesso provvede alle elaborazioni utili per lo studio dei fenomeni fiscali». In sostanza i dati raccolti dalle diverse partizioni di cui l’Anagrafe Tributaria si compone sono incrociati tra di loro, in modo da ottenere un curriculum unico nel suo genere composto dalla globalità di dati del soggetto incrociato.
Lo scopo fondamentale per cui i dati sono raccolti ovviamente è il contrasto all’evasione fiscale.
Il successo degli accertamenti è quindi sempre più legato e dipendente dalle attività di selezione e incrocio preventivo compiuto dagli uffici prima di procedere alle fasi propriamente operative della verifica.
I principali dati per i quali corre l’obbligo comunicare all’Anagrafe tributaria sono i seguenti:
Rapporti Finanziari, a cura degli Intermediari finanziari (banche Poste etc.)
• Utenze (utenze telefoniche, del gas, dell’energia elettrica e idriche) da parte dei gestori di utenze.
• Dati previdenziali e Assistenziali da parte dei vari enti.
• Aeromobili e Natanti.
• Assicurazioni
• Comunicazioni telematiche dei titolari di P.IVA (spesometro, beni d’impresa concessi in godimento ai soci o familiari, Beni concessi in Leasing o Noleggio, Comunicazioni annuali Iva). Etc. etc.
Tra i dati raccolti, l’archivio dei rapporti finanziari è certamente quello il cui utilizzo permette agli organi preposti alle attività di accertamento di ottenere informazioni concretamente rilevanti.
In questa sezione affluiscono i dati e le informazioni provenienti dalle banche, dalle Poste italiane spa e dagli intermediari finanziari in genere. I dati riguardano rapporti di varia natura, sia delle persone fisiche e giuridiche.
Con riferimento ai rapporti finanziari si segnala che le ultime Manovre Monti hanno rafforzato le indagini finanziarie ed esteso l’obbligo di comunicare anche i movimenti dei conti correnti e degli altri rapporti finanziari nonché altra informazione utile ai fini fiscali. In sostanza è stato attenuato il segreto bancario, è ammesso l’accesso alle informazioni su estratto conto, saldo, movimenti, azioni, obbligazioni e, se presenti, anche investimenti sui titoli di Stato.
Grazie alla mole di informazioni contenute nell’anagrafe tributaria l’amministrazione finanziaria, ma non solo, potrà accedere in tempi rapidissimi alle notizie relative al soggetto da sottoporre a verifica, individuando immediatamente con quali istituti bancari o operatori finanziari lo stesso intrattiene o ha intrattenuto rapporti.
In tema di attività di riscossione è sempre più frequente il ricorso da parte delle società concessionarie della riscossione di procedure esecutive di pignoramento presso terzi condotte proprio sui conti bancari del debitore. Di fatto si riesce ad avere la fotografia dei rapporti che il debitore intrattiene con la banca per procedere all’azione esecutiva vera e propria sulle somme depositate sul conto stesso.
Con l’implementazione dei dati che giungeranno a seguito dei nuovi obblighi il volume di informazioni in entrata nella più grande banca dati a disposizione del fisco in chiave antievasione è destinato ad accrescersi ulteriormente.
Lo strumento di accertamento che più di tutti trae spunti dai dati raccolti dall’anagrafe tributaria è certamente il redditometro. Dall’incrocio dei dati sarà possibile verificare anomalie tra redditi dichiarati e capacità di spesa.
Con il rafforzamento di questo strumento, la lotta all’evasione è molto cambiata, prima si decideva di approfondire l’esame della posizione del contribuente sottoposto a controllo con l’ausilio delle varie banche dati; oggi grazie alle banche dati è possibile andare a colpo sicuro: acquisiti dati rilevanti questi diventano fonte d’innesco per eseguire i controlli presso quello specifico contribuente.