I dati forniti al fisco, attraverso la molteplicità di comunicazioni telematiche, affluiscono nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria.
L’anagrafe tributaria è un Centro di
raccolta ed elaborazione dei dati d’interesse fiscale riguardanti tutte
le persone fisiche, le società, gli enti, ai quali è attribuito, a cura
dell’Agenzia delle entrate, un codice identificativo (codice fiscale,
partita Iva).
Mediante l’Anagrafe Tributaria gli uffici dell’Agenzia
delle Entrate possono ottenere dati utili ai fini dell’accertamento dei
redditi e del contrasto all’evasione fiscale.
Il compito fondamentale attribuito
dalla legge all’anagrafe tributaria è quello di «… raccogliere e
ordinare i dati e le notizie risultanti dalle dichiarazioni e dalle
denunce presentate agli uffici dell’amministrazione finanziaria e dai
relativi accertamenti, e i dati e le notizie che possono comunque
assumere rilevanza ai fini tributari».
L’attività dell’anagrafe tributaria non
si ferma alla sola raccolta dei dati, infatti, il cervellone «sulla
base dei dati in suo possesso provvede alle elaborazioni utili per lo
studio dei fenomeni fiscali». In sostanza i dati raccolti dalle diverse
partizioni di cui l’Anagrafe Tributaria si compone sono incrociati tra
di loro, in modo da ottenere un curriculum unico nel suo genere composto
dalla globalità di dati del soggetto incrociato.
Lo scopo fondamentale per cui i dati sono raccolti ovviamente è il contrasto all’evasione fiscale.
Il successo degli accertamenti è quindi
sempre più legato e dipendente dalle attività di selezione e incrocio
preventivo compiuto dagli uffici prima di procedere alle fasi
propriamente operative della verifica.
I principali dati per i quali corre l’obbligo comunicare all’Anagrafe tributaria sono i seguenti:
• Rapporti Finanziari, a cura degli Intermediari finanziari (banche Poste etc.)
• Utenze (utenze telefoniche, del gas, dell’energia elettrica e idriche) da parte dei gestori di utenze.
• Dati previdenziali e Assistenziali da parte dei vari enti.
• Aeromobili e Natanti.
• Assicurazioni
• Comunicazioni telematiche dei
titolari di P.IVA (spesometro, beni d’impresa concessi in godimento ai
soci o familiari, Beni concessi in Leasing o Noleggio, Comunicazioni
annuali Iva). Etc. etc.
Tra i dati raccolti, l’archivio dei
rapporti finanziari è certamente quello il cui utilizzo permette agli
organi preposti alle attività di accertamento di ottenere informazioni
concretamente rilevanti.
In questa sezione affluiscono i dati e
le informazioni provenienti dalle banche, dalle Poste italiane spa e
dagli intermediari finanziari in genere. I dati riguardano rapporti di
varia natura, sia delle persone fisiche e giuridiche.
Con riferimento ai rapporti finanziari
si segnala che le ultime Manovre Monti hanno rafforzato le indagini
finanziarie ed esteso l’obbligo di comunicare anche i movimenti dei
conti correnti e degli altri rapporti finanziari nonché altra
informazione utile ai fini fiscali. In sostanza è stato attenuato il
segreto bancario, è ammesso l’accesso alle informazioni su estratto
conto, saldo, movimenti, azioni, obbligazioni e, se presenti, anche
investimenti sui titoli di Stato.
Grazie alla mole di informazioni
contenute nell’anagrafe tributaria l’amministrazione finanziaria, ma non
solo, potrà accedere in tempi rapidissimi alle notizie relative al
soggetto da sottoporre a verifica, individuando immediatamente con quali
istituti bancari o operatori finanziari lo stesso intrattiene o ha
intrattenuto rapporti.
In tema di attività di riscossione è
sempre più frequente il ricorso da parte delle società concessionarie
della riscossione di procedure esecutive di pignoramento presso terzi
condotte proprio sui conti bancari del debitore. Di fatto si riesce ad
avere la fotografia dei rapporti che il debitore intrattiene con la
banca per procedere all’azione esecutiva vera e propria sulle somme
depositate sul conto stesso.
Con l’implementazione dei dati che
giungeranno a seguito dei nuovi obblighi il volume di informazioni in
entrata nella più grande banca dati a disposizione del fisco in chiave
antievasione è destinato ad accrescersi ulteriormente.
Lo strumento di accertamento che più di
tutti trae spunti dai dati raccolti dall’anagrafe tributaria è
certamente il redditometro. Dall’incrocio dei dati sarà possibile
verificare anomalie tra redditi dichiarati e capacità di spesa.
Con il rafforzamento di questo
strumento, la lotta all’evasione è molto cambiata, prima si decideva di
approfondire l’esame della posizione del contribuente sottoposto a
controllo con l’ausilio delle varie banche dati; oggi grazie alle banche
dati è possibile andare a colpo sicuro: acquisiti dati rilevanti questi
diventano fonte d’innesco per eseguire i controlli presso quello
specifico contribuente.